Denominazione

  • Le farchie di Montefalcone nel Sannio

Geolocalizzazione

Montefalcone nel Sannio (CB)

Percorso

Le farchie vengono trasportate dai vari luoghi in cui sono state costruite fino a Piazza del Popolo, dove il parroco procede alla loro benedizione

Descrizione

La farchia è una grande torcia costituita da rami e liste di legno assemblate tra loro e riunite, per mezzo di un filo di ferro, in modo da assumere una caratteristica forma conica. La raccolta e lavorazione del legname viene curata a partire dall’autunno; nei giorni che precedono il Natale, associazioni, famiglie e gruppi di amici procedono all’assemblaggio delle farchie. Solitamente si costruiscono circa dieci farchie.

Nel tardo pomeriggio del 24 dicembre le farchie vengono accese, nel luogo in cui sono state costruite, e portate in processione verso Piazza del Popolo. I portatori si dispongono ai lati della farchia, la sollevano per mezzo di assi di legno (solitamente si tratta di rami che garantiscano tenuta e stabilità) e la portano in corteo; davanti alle case di amici e parenti, o di cittadini che hanno preparato un rinfresco, vengono eseguite delle soste, poggiano la farchia su degli appositi cavalletti (che vengono trasportati durante il percorso da persone del gruppo).

Durante il trasporto viene ripetutamente eseguito un canto tradizionale per la notte di Natale (incipit: “La notte di Natale è nato il bambino”), con accompagnamento di fisarmonica, organetto, chitarra, percussioni. Gruppi itineranti di suonatori e cantori, al seguito della farchia, si recano, in maniera indipendente, presso l’uscio delle famiglie prescelte (amici o parenti), per eseguire il brano della tradizione natalizia, ricevendo in cambio un’offerta di vino e dolci locali. Il cibo viene preparato ed offerto da famiglie e da volontari, e viene offerto al passaggio ed alle soste dei vari gruppi.

Da parecchi anni prende parte attivamente alla manifestazione l’associazione di zampognari “L’ancia sannita”, che caratterizza ulteriormente il paesaggio sonoro della festa.

I vari gruppi partono da zone diverse del paese e raggiungono Piazza del Popolo: qui le farchie accese vengono disposte in verticale una dopo l’altra, poggiandole sul treppiede, e messe in cerchio di fronte alla Chiesa di San Silvestro, dove riceveranno la benedizione del parroco.

Le farchie vengono poi lasciate ardere durante la notte di Natale, e restano nel piazzale fino alla messa del 25 mattina; solo il treppiede viene conservato e riutilizzato anche negli anni seguenti. Solo alcuni gruppi, dopo la benedizione, riprendono la loro farchia e proseguono in maniera spontanea il giro festivo per il paese.

Notizie aggiuntive

La preparazione della farchia inizia alcuni mesi prima del Natale con la raccolta del legname tra i boschi che circondano il paese, e procede con la sua lavorazione. Le fonti orali riferiscono in passato l’uso di rubare il legname per la farchia, come gesto di sfida tra i gruppi di costruttori; in generale si raccoglie ogni tipo di legname, con una certa preferenza per il faggio, la quercia, il frassino, l’acero. La legna raccolta viene poi tagliata, in modo che i rami abbiano più o meno la stessa lunghezza, andando così a realizzare le lunghe liste che riempiono l’interno della struttura.

Qualche settimana prima della festa i vari gruppi procedono, ciascuno in una zona del paese, all’assemblaggio della farchia, che viene realizzato stringendo tra loro i rami più lunghi per mezzo di un filo di ferro, facendo sì che la parte più stretta poggi su un treppiede e l’estremità opposta rimanga aperta e sia riempita di rami più piccoli, che agevolino…

Cronologia

La tradizione della farchia ha origini remote secondo la memoria orale del paese, e si inserisce all’interno dei cerimoniali con fuochi rituali che caratterizzano la notte di Natale.

La farchia viene allestita in occasione della vigilia di Natale. La manifestazione si svolge dalla sera del 24 dicembre, intorno alle 18, fino alle prime ore del 25 dicembre.

Ulteriori informazioni

Testo del canto tradizionale eseguito in occasione del corteo delle farchie (Meo 2008, pp. 201-202)

 

La notte di Natale è nato il Bambino,

la notte di Natale è nato Gesù.

Sul fieno e sulla paglia è nato Gesù,

sul fieno e sulla paglia e nulla di più.  

Andarono i pastori a visitare il Bambino,

andarono i pastori a visitare Gesù.

Sul fieno e sulla paglia è nato Gesù,

sul fieno e sulla paglia e nulla di più.  

Andarono i re magi a visitare il Bambino,

andarono i re magi a visitare Gesù.

Sul fieno e sulla paglia è nato Gesù,

sul fieno e sulla paglia e nulla di più.  

Andiamoci anche noi a visitare il Bambino,

andiamoci anche noi a visitare Gesù.

Sul fieno e sulla paglia è nato Gesù,

sul fieno e sulla paglia e nulla di più.  

Nel 2020 la manifestazione è stata sospesa a causa dell’emergenza Covid; nel 2021 si è svolta in forma ridotta, con la realizzazione e l’accensione di una sola farchia.

La comunità della farchia è composta, anzitutto, dai gruppi di uomini (giovani, giovanissimi e anziani) che si dedicano alla raccolta della legna, assemblano le farchie e le trasportano in corteo la sera del 24 dicembre. La manifestazione è molto sentita da aprte della comunità locale, e anche le comunità della diaspora vi prendono parte, come spesso mostrano i filmati raccolti dalle emittenti televisive locali.

Partecipano alla comunità della festa la Pro Loco Maronea, che cura la manifestazione col patrocinio del Comune di Montefalcone nel Sannio, l’associazione culturale L’ancia sannita, il Centro anziani Anni d’argento di Montefalcone.

La trasmissione dell’elemento avviene in maniera informale, principalmente in famiglia; i più piccoli sono coinvolti nelle attività preparatorie e nell’assemblaggio della farchia. Da qualche anno sfilano in corteo farchie interamente realizzate e trasportate dei più giovani, principalmente grazie all’azione di salvaguardia messa in atto dalla Pro Loco.

Nel 2021 è stato sottoscritto tra alcuni comuni molisani il protocollo d’intesa “Riti cerimoniali del fuoco”, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio immateriale molisano legato alle feste dei fuochi e di intraprendere azioni di salvaguardia a livello nazionale e internazionale; all’interno di questo protocollo sono riuniti i cerimoniali festivi dei comuni di Agnone (con la ‘Ndocciata), Belmonte del Sannio (con le ‘ndocce), Civitanova del Sannio (con le ‘ndocce), Montefalcone nel Sannio (con le farchie) e Oratino (con la faglia). In occasione delle azioni di valorizzazione messe in atto dal protocollo d’intesa, il 3 dicembre 2022 è stata organizzata ad Agnone una giornata di incontro e condivisione sul tema dei riti del fuoco molisani; vi hanno preso parte, oltre ai rituali menzionati, anche i comuni di Salcito (con la farchia) e Pietrabbodante (con le ‘ndocce). Il protocollo d’intesa e la ‘Ndocciata simbolica del 2021 sono stati documentati da Telemolise (https://www.youtube.com/watch?v=0oa7rMoxxzY). Sempre in occasione del protocollo d’intesa, il 30 dicembre 2022 le ‘ndocce di Agnone e le farchie di Salcito hanno sfilato nel centro di Montefalcone. 

Tra le misure di salvaguardia e valorizzazione va segnalata l’attività dell’associazione culturale L’Ancia Sannita di Montefalcone, che promuove durante l’anno varie attività volte alla ricerca, al recupero e alla valorizzazione di strumenti, canti e balli tradizionali, in particolar modo legati alla tradizione delle farchie.

La manifestazione è molto sentita e partecipata dalle comunità locali, e al momento non presenta particolari aspetti di rischio.

Soggetti coinvolti

Associazione Culturale L’Ancia Sannita, Via Sanchez 3 - 86033 Montefalcone nel Sannio (CB)
Pro Loco Maronea, Via Vittorio Emanuele II 71 - 86033 Montefalcone nel Sannio (CB)
Contatti: prolocomaronea@gmail.com
Centri anziani Anni d’argento, Via Vittorio Emanuele II 71 - 86033 Montefalcone nel Sannio (CB)
E- Mail: direttore@mufeg.it, info@mufeg.it
Comune di Montefalcone nel Sannio (CB)
contatti: info@comune.montefalconenelsannio.cb.it.

Elementi strutturali

  • Accensione
  • Corteo

  • Arrivo in Piazza del Popolo

  • Disposizione delle farchie

  • Benedizione

Tag

Ambiti UNESCO

  • Riti e Pratiche Sociali

Categoria del bene

  • Festa-Cerimonia

Photo Gallery

Video Gallery

Gioielli, M., Natale Molisano. Le magiche tredici notti, Campobasso, Palladino Editore, 2004

Meo, D., Riti e torce del fuoco. Falò e torce cerimoniali in Molise, Cerro al Volturno, Volturnia Edizioni, 2008

Omerita Ranalli